Un discorso a parte lo merita sicuramente il ruolo che il grande regista Vittorio De Sica ritaglia per la città nella famosissima pellicola intitolata Miracolo a Milano.
Tra l’altro, possiamo dirvi, giusto per sottolinearne maggiormente l’importanza, che proprio la storica locandina ufficiale del film è stata scelta come immagine simbolo della mostra Milano e il cinema.
La storia che Vittorio De Sica ha voluto raccontare vuol essere una favola moderna, dove un orfano sogna un mondo migliore, dove un augurio come “Buongiorno” vuol dire davvero “Buongiorno” e per farlo sceglie quindi di raccontare una Milano che non esiste, che si scalda a un sole che appare e scompare quando e come vuole, sbeffeggiando i poveri cittadini.
Milano secondo Vittorio De Sica
De Sica vuol raccontare un luogo di periferia dove gli ultimi rimangono ultimi salvo miracoli, vittime di speculazioni edilizie che non guardano in faccia a nessuno.
Il protagonista della storia finirà col fare amicizia con dei senzatetto e li guiderà nell’epica cena finale in piazza del Duomo, popolata da netturbini intenti a spazzare. Il gruppo di barboni capeggiati dall’orfano ruberà loro le scope per poi, come delle streghe, spiccare il volo verso la libertà.
Se vi sembra qualcosa di già visto possiamo dirvi che lo stesso Steven Spielberg si è ispirato a questa scena finale, omaggiata nel suo film E.T. l’extra-terrestre, proprio nella famosa scena che vede i ragazzini scappare via sulle bici volanti.
A titolo di curiosità possiamo dire che il romanissimo figlio Cristian verrà al mondo proprio mentre il padre, Vittorio, è impegnato a girare in Piazza Duomo le scene volanti di Miracolo a Milano.